Oro

L’Oro: Un Tesoro della Natura e della Storia

L’oro, con numero atomico 79 e simbolo chimico Au (dal latino “Aurum”), è un metallo di transizione noto per la sua bellezza e duttilità. Di colore giallo brillante, è uno dei pochi metalli colorati in natura insieme a rame e cesio.

L’oro è resistente alla maggior parte dei composti chimici ma può essere corroso da cloro, fluoro, acqua regia e acqua ossigenata. Si trova in natura sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali, ed è utilizzato per coniare monete, oltre che in odontoiatria, gioielleria e nell’industria elettronica. Il suo codice ISO come valuta è XAU.

 

Caratteristiche dell’Oro

L’oro è estremamente duttile e malleabile; un singolo grammo può essere battuto in una lamina di un metro quadrato. Quando finemente suddiviso o in soluzione colloidale, l’oro può assumere colorazioni rosse, violette o nere.

Tuttavia, essendo un metallo tenero, viene spesso legato con altri metalli per aumentare la sua resistenza meccanica. È anche un eccellente conduttore di elettricità, superato solo da rame e argento, e non viene intaccato dall’aria o dalla maggior parte dei reagenti chimici.

Comportamento Chimico e Applicazioni

L’oro è inalterabile all’ossigeno, all’umidità, al calore, agli acidi e agli alcali caustici, ma può essere intaccato dagli alogeni e sciolto dall’acqua regia. Questa elevata inerzia chimica lo rende ideale per il conio di monete e la produzione di gioielli. Solitamente, l’oro si trova in lega con argento naturale (chiamato electron), con una percentuale di argento che va dall’8% al 10%. All’aumentare del contenuto di argento, l’oro diventa più bianco e meno denso.

L’oro forma leghe con molti metalli: col rame è rossastro, col ferro è verde, con l’alluminio è violaceo, col platino è bianco e con bismuto e argento è nerastro. Nei suoi composti, l’oro assume comunemente stati di ossidazione +1 (sali aurosi) e +3 (sali aurici).

Gli ioni d’oro vengono facilmente ridotti e precipitati come oro metallico quando si aggiunge quasi qualsiasi altro metallo, che si ossida e si scioglie.

Utilizzi dell’Oro e Innovazioni

L’oro puro è troppo tenero per essere lavorato normalmente, quindi viene indurito legandolo con metalli come rame e argento. Le sue leghe sono utilizzate in gioielleria, nella coniazione di monete e come standard di cambio valutario.

Grazie alla sua resistenza alla corrosione e alle eccellenti proprietà elettriche, l’oro trova sempre più applicazioni industriali. Recentemente, l’oro è stato studiato come catalizzatore; mostra una grande attività catalitica quando è presente sotto forma di nanoparticelle disperse su adeguati supporti.

I catalizzatori a base di oro sono fondamentali in diverse reazioni, tra cui l’ossidazione di CO, l’ossidazione completa degli idrocarburi, le ossidazioni selettive e le reazioni water-gas shift. L’efficacia di questi catalizzatori dipende significativamente dal metodo di preparazione e dal tipo di supporto utilizzato.

Applicazioni

L’oro puro, essendo molto tenero, viene legato ad altri metalli come argento e rame per aumentarne la durezza. È ampiamente utilizzato in gioielleria, coniazione di monete e come riserva valutaria. In ambito industriale, le sue proprietà anticorrosive e la sua conduttività lo rendono ideale per componenti elettronici avanzati.

Recentemente, l’oro ha trovato impiego come catalizzatore in chimica, specialmente sotto forma di nanoparticelle. Questi catalizzatori sono fondamentali in processi come l’ossidazione del monossido di carbonio e altre reazioni chimiche critiche, contribuendo allo sviluppo di tecnologie più sostenibili.

 

L’Oro nella Storia

L’oro, conosciuto in sanscrito come “jval”, in greco come “khrusos”, in latino come “aurum” (che significa “alba scintillante”), in antico anglosassone come “gold” e “geld”, in cinese come “jīn”, in arabo come “dhahab” (ذهب), e in egizio come “nwb” (da cui Nubia), è apprezzato dagli esseri umani fin dalla preistoria.

È probabilmente il primo metallo utilizzato dall’uomo, persino prima del rame, per creare ornamenti, gioielli e oggetti rituali. Geroglifici egiziani del XIV secolo a.C. descrivono l’oro come “comune come la polvere” in Egitto, secondo il re Tushratta di Mitanni.

L’Egitto e la Nubia

L’Egitto e la Nubia disponevano di risorse d’oro tali da farli diventare i maggiori produttori d’oro per gran parte della storia antica. L’oro è citato frequentemente nell’Antico Testamento. Anche la regione sudorientale del Mar Nero, sfruttata fin dai tempi di Mida, è famosa per le sue miniere d’oro. Questo oro fu fondamentale per l’inizio dell’emissione di monete metalliche in Lidia tra il 643 a.C. e il 630 a.C.

L’Oro nei Testi Religiosi

Nel Vangelo secondo Matteo, l’oro è uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù, simbolizzando la regalità di Cristo. Nell’alchimia, il mercurio era il materiale principale per le sue proprietà uniche, essendo liquido in natura.

Gli alchimisti e gli scienziati del ‘900 tentarono di ricavare oro bombardando mercurio con radiazioni, cercando di disgregare nuclei e arricchirli con neutroni, dimostrando l’interconvertibilità degli elementi chimici.

L’Oro nelle Americhe

L’esplorazione europea delle Americhe fu in gran parte motivata dai racconti di grandi quantità di monili d’oro indossati dalle popolazioni native, specialmente in America Centrale, Perù e Colombia. L’oro è stato a lungo considerato uno dei metalli più preziosi, usato come base per le valute di molti stati (sistema noto come Gold Standard) in diversi periodi storici.

Simbologia e Estrazione

L’oro simboleggia purezza, valore, lealtà e ruoli particolari che combinano queste qualità. Nonostante fosse relativamente facile da ottenere geologicamente nell’antichità, il 75% dell’oro mondiale è stato estratto dopo il 1910. Si stima che tutto l’oro raffinato nel mondo formerebbe un cubo di 20 metri di lato.

L’oro continua a incantare e ad essere un simbolo di ricchezza e prestigio, mantenendo il suo valore attraverso i secoli.

 

Giacimenti e Disponibilità

L’oro, noto per la sua inerzia chimica, si trova principalmente allo stato nativo o legato ad altri metalli. Si presenta spesso sotto forma di granelli e pagliuzze, ma a volte può formare pepite più grandi. I granelli d’oro possono trovarsi inclusi in minerali o sulle superfici di separazione tra cristalli di minerali.

L’oro si associa spesso al quarzo, solitamente in filoni, e ai solfuri minerali come pirite, calcopirite, galena, sfalerite, arsenopirite, stibnite e pirrotite. Meno frequentemente, è associato a petzite, calaverite, silvanite, muthmannite, nagyagite e krennerite. È ampiamente distribuito nella crosta terrestre, con una concentrazione media di 0,03 ppm (0,03 grammi per tonnellata). Giacimenti di minerali d’oro si trovano in rocce metamorfiche e ignee, e per dilavamento si formano giacimenti alluvionali.

Le principali fonti d’oro sono rocce ignee e depositi alluvionali. Un giacimento necessita di processi di arricchimento chimico o fisico, come l’erosione o il metamorfismo, per diventare sfruttabile commercialmente. I giacimenti primari sono noti come filoni o vene, che vengono erosi e dilavati, formando depositi alluvionali.

Un altro tipo di giacimento è associato a scisti e rocce calcaree sedimentarie, contenenti tracce d’oro e di altri metalli del gruppo del platino. Nell’acqua marina, l’oro è presente in concentrazioni variabili tra 0,1 e 2 milligrammi per tonnellata, per un totale stimabile di 270 milioni di tonnellate, rendendo al momento antieconomica l’estrazione dall’acqua.

Produzione

L’estrazione dell’oro diventa economicamente conveniente quando la concentrazione è superiore a 0,5 ppm. Nelle miniere a cielo aperto, la concentrazione tipica varia tra 1 e 5 ppm; nelle miniere sotterranee, la concentrazione media è di circa 3 ppm.

L’oro è estratto dai depositi alluvionali tramite dilavamento e dai minerali rocciosi tramite metallurgia estrattiva. La raffinazione si accompagna spesso alla clorurazione o all’elettrolisi.

Sin dal 1880, il Sudafrica è stato una delle principali fonti di oro mondiale, con Johannesburg costruita su uno dei più grandi giacimenti. Giacimenti negli stati sudafricani dell’Orange e del Transvaal sono tra le miniere più profonde.

La guerra Boera (1899-1901) tra boeri e britannici fu in parte dovuta ai diritti di sfruttamento delle miniere sudafricane. Altri grandi produttori includono Canada, Stati Uniti (South Dakota e Nevada), Australia (Australia Occidentale) e Russia. Annualmente, si estraggono circa 2.500 tonnellate d’oro.

Una volta concluse le vendite delle riserve delle banche centrali, l’oro di nuova produzione potrebbe non soddisfare la domanda degli investitori, portando a un aumento del prezzo dell’oro.

La disponibilità di oro e la sua estrazione continueranno a essere influenzate dalle dinamiche di mercato e dalle scoperte geologiche, rendendo questo metallo prezioso un elemento cruciale dell’economia globale.

 

Leghe di Oro: Una Guida Intuitiva

L’oro utilizzato in gioielleria, noto anche come oro legato, viene mischiato con uno o più metalli per aumentarne la resistenza. A seconda dei metalli aggiunti, l’oro può assumere diverse colorazioni. Ecco una guida per capire le varie leghe di oro:

Oro Giallo
L’oro giallo è composto per il 75% da oro, per il 12,5% da argento e per il 12,5% da rame. Questo mix conferisce all’oro la sua caratteristica tonalità gialla brillante.

Oro Rosa
L’oro rosa contiene il 75% di oro, il 5% di argento e il 20% di rame. Il rame in maggiore quantità dà all’oro una calda tonalità rosata.

Oro Grigio
L’oro grigio è una lega formata da 75% di oro, 15% di argento e 10% di rame. Questa combinazione di metalli gli conferisce una tonalità grigiastra unica.

Oro Blu
L’oro blu è una lega di oro e ferro. Un trattamento termico ossida gli atomi di ferro sulla superficie, donando all’oro una colorazione azzurra distintiva.

Oro Bianco
L’oro bianco da gioielleria varia in composizione: in Francia, è composto dal 20% di oro e dall’80% di argento, mentre in altre parti d’Europa è al 50% d’oro e al 50% d’argento.

L’oro bianco viene spesso ricoperto con un sottile strato di rodio per migliorare la sua lucentezza, ma questo strato si consuma nel tempo, facendo riaffiorare il colore giallo dell’oro sottostante. Va notato che il termine “oro bianco” viene talvolta utilizzato per designare l’oro grigio nella bigiotteria.

Leghe di Oro per Doratura
La doratura utilizza leghe dell’oro estremamente duttili e malleabili. Vediamo alcune varianti:

– Oro Giallo da Doratura: Composto al 98% di oro, al 1‰ di argento e al 1% di rame.
– Oro Rosso da Doratura: Composto al 94,5% di oro e al 5,5% di rame.
– Oro ½ Giallo da Doratura: Composto al 91,5% di oro, al 6% di argento e al 2,5% di rame.
– Oro Limone da Doratura: Composto al 94,5% di oro e al 5,5% di argento.
– Oro Grigio da Doratura: Composto al 75,5% di oro, al 14,5% di palladio e al 10% di argento.
– Oro Bianco Francese da Doratura: Composto dal 20% di oro e dall’80% di argento. In altre parti d’Europa, è al 50% d’oro e al 50% d’argento.

Queste leghe specifiche per la doratura consentono di ottenere finiture di alta qualità, mantenendo la bellezza e la durabilità dell’oro nel tempo. Speriamo che questa guida vi abbia aiutato a comprendere meglio le diverse leghe di oro utilizzate in gioielleria e doratura.

 

Valore Commerciale e Investimenti

L’oro, come altri metalli preziosi, è quotato al grammo o all’oncia (1 oncia = 31,1035 grammi). Quando l’oro è legato con altri metalli, la sua purezza è misurata in carati, con 24 carati che rappresentano l’oro puro. La purezza può essere espressa anche in frazioni decimali o millesimali, come l’oro 750 ovvero 0,750 (750/1000) per l’oro 18 carati, che equivale al 75% di oro puro.

Prezzo dell’Oro

Il prezzo dell’oro è determinato dai mercati, ma dal 1919 la borsa di Londra stabilisce due volte al giorno un prezzo di riferimento noto come “fixing dell’oro”. Storicamente, l’oro è stato usato per supportare le valute in un sistema economico basato sul gold standard, dove il valore di ogni valuta era legato a una certa quantità di oro.

Gli Stati Uniti hanno fissato il prezzo dell’oro a 20,67 $/oncia fino al 1934, quando è stato aumentato a 35 $/oncia.

Nel 1968, a causa delle difficoltà economiche, fu introdotto un sistema a doppio regime che manteneva il prezzo dell’oro a 35 $/oncia per le transazioni internazionali, mentre il prezzo era libero di fluttuare per gli scambi privati. Questo regime fu abbandonato nel 1975 e il prezzo dell’oro fu lasciato libero di variare secondo le leggi di mercato.

Fluttuazioni del Prezzo

Dal 1968, il prezzo dell’oro ha subito ampie oscillazioni. Ha raggiunto un massimo storico di 900 $/oncia l’11 gennaio 2008 e un minimo di 252,90 $/oncia il 21 giugno 1999. Il prezzo dell’oro è influenzato da vari fattori, tra cui la svalutazione del dollaro statunitense. Nel 2004, il prezzo dell’oro è salito a 420 $/oncia a causa della svalutazione del dollaro, con un aumento del prezzo dell’oro in altre valute, come l’euro.

Riserve Auree e Speculazione

Le banche centrali possiedono riserve auree a garanzia del valore delle proprie valute, anche se il volume globale di queste riserve è diminuito nel tempo. La speculazione sull’oro diventa particolarmente attraente quando la fiducia in una valuta diminuisce o durante periodi di iperinflazione. Il valore dell’oro è fortemente influenzato dall’offerta; aumentare la produzione può far crollare il prezzo.

L’oro è stato utilizzato come riserva valutaria e a volte il possesso privato è stato regolamentato o bandito. Negli Stati Uniti, il possesso privato di oro, esclusi i gioielli e il collezionismo numismatico, fu illegale dal 1933 al 1975.

Prospettive Future

L’oro costituisce spesso parte di un investimento finanziario grazie alla stabilità del suo valore a lungo termine. Con la continua creazione di massa monetaria da parte delle banche centrali, è probabile un ulteriore aumento del valore dell’oro. Il prezzo dell’oro ha il potenziale per superare i 1000 $/oncia, innescando una grande rivalutazione a livello globale.

L’oro rimane una risorsa preziosa e un investimento sicuro, con il suo valore che continua a influenzare e essere influenzato dalle dinamiche del mercato globale.

 

L’alchimia e l’oro, una storia affascinante 

Gran parte dell’oro estratto nella storia è ancora in circolazione, dato il suo alto valore. Gli alchimisti cercavano di produrre oro da altre sostanze, come il piombo, usando una leggendaria sostanza chiamata pietra filosofale. Anche se non ci riuscirono, l’alchimia stimolò l’interesse per la trasformazione delle sostanze, ponendo le basi per la chimica moderna.

Il simbolo alchemico per l’oro è un cerchio con un punto al centro, che è anche utilizzato in astrologia, nei geroglifici egiziani e come ideogramma cinese per il sole (日).

Nel XIX secolo, varie corse all’oro scoppiarono quando venivano scoperti nuovi giacimenti auriferi. Alcune delle più famose corse all’oro avvennero in California, Colorado, Otago centrale (Nuova Zelanda), Australia, Witwatersrand (Sudafrica), Black Hills e Klondike (Canada).

Così, l’oro continua a essere un simbolo di ricchezza e fascino, mantenendo la sua importanza e valore attraverso i secoli.

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