Glossario dei Diamanti: Guida Completa
Il diamante è la pietra preziosa per eccellenza, amata per la sua straordinaria bellezza, brillantezza e resistenza. La sua qualità e il suo valore dipendono da diversi fattori, che vengono classificati secondo criteri specifici che compongono la classificazione dei diamanti. Questo glossario sui diamanti offre una panoramica completa dei termini più importanti utilizzati nella valutazione e nel commercio dei diamanti.
1. Peso e Misura
• Carati di un diamante : Unità di peso dei diamanti, equivalente a 200 milligrammi (1/5 di grammo). In passato, in India, i semi del frutto del carrubo venivano usati per pesare le gemme per la loro sorprendente uniformità di peso. La parola “carato” deriva proprio da “carrubo”. Poiché i diamanti più grandi sono più rari, il loro valore aumenta in modo esponenziale rispetto a quelli più piccoli.
• Punto: Un’unità di misura più piccola, dove 1 punto = 1/100 di carato. Ad esempio, un diamante 0.50 carati è detto di 50 punti.
2. Purezza e Inclusioni
• Purezza diamanti: Misura la presenza di inclusioni diamanti (imperfezioni interne) e imperfezioni superficiali. La scala di purezza comprende:
• FL (Flawless): Nessuna inclusione visibile a 10x ingrandimenti. Il massimo della purezza, estremamente raro.
• IF (Internally Flawless): Nessuna inclusione interna visibile a 10x ingrandimenti, ma possibili piccole imperfezioni esterne.
• VVS1 – VVS2 (Very Very Small Inclusions): Inclusioni minime, difficilmente individuabili anche con lente d’ingrandimento.
• VS1 – VS2 (Very Small Inclusions): Inclusioni molto piccole, visibili solo con lente 10x.
• SI1 – SI3 (Small Inclusions): Piccole inclusioni, a volte visibili a occhio nudo.
• I1 – I3 (Included): Inclusioni chiaramente visibili a occhio nudo, che possono ridurre brillantezza e resistenza.
• Nuvola: Un gruppo di minuscole inclusioni all’interno del diamante che può dare un effetto opaco. Se presenti in piccole quantità, non influenzano la luminosità, ma se numerose possono ridurre la brillantezza.
• Inclusione: Qualsiasi imperfezione all’interno della struttura del diamante, come fratture, impurità minerali o tracce di altri cristalli.
3. Colore
• Scala del colore diamanti: Indica la gradazione della tonalità di un diamante. I diamanti perfettamente incolori sono i più rari e preziosi.
• D: Bianco eccezionale + (assolutamente incolore).
• E: Bianco eccezionale (leggerissima sfumatura rilevabile solo da esperti).
• F: Bianco extra +.
• G-H: Bianco extra (leggero tono caldo).
• I-J: Bianco leggermente colorito.
• K-M: Bianco colorito.
• N-Z: Colorito, con evidenti sfumature gialle/marroni.
• Colore fantasia: I diamanti con colori intensi come blu, rosa e giallo brillante non rientrano nella scala standard e vengono classificati separatamente.
4. Taglio e Proporzioni
• Taglio di un diamante: Indica sia la forma del diamante (rotondo, ovale, a goccia, ecc.) sia la qualità delle proporzioni, che influenzano brillantezza e fuoco.
• Taglio eccellente: Perfette proporzioni per massima brillantezza e simmetria. Richiede grande abilità e precisione nella lavorazione.
• Taglio ottimo: Ottime proporzioni che esaltano la luminosità della pietra.
• Taglio buono: Proporzioni accettabili, con una discreta riflessione della luce.
• Taglio standard: Proporzioni non ottimali, spesso scelte per preservare il peso della pietra grezza.
• Taglio mediocre: Scarsa brillantezza e fuoco ridotto.
• Taglio brillante: La forma più popolare per i diamanti rotondi, caratterizzata da 58 faccette progettate per massimizzare la brillantezza.
• Castone: La piccola faccetta nella parte inferiore della pietra. Un castone troppo grande può far sembrare il diamante bucato, mentre uno troppo piccolo lo rende più fragile.
• Padiglione: La parte inferiore del diamante. Se troppo alto o basso, disperde la luce e riduce la brillantezza.
• Tavola: La faccetta superiore del diamante. Se troppo grande o troppo piccola, influisce negativamente sulla luminosità.
5. Brillantezza e Scintillio
• Brillantezza: La luce bianca riflessa attraverso la parte superiore di un diamante. Un taglio perfetto massimizza questa caratteristica.
• Fuoco: L’effetto di dispersione della luce che crea riflessi colorati, simili all’arcobaleno.
• Scintillio: Il gioco di luce che si manifesta quando il diamante viene spostato.
6. Altri Fattori di Qualità
• Fluorescenza diamanti: Luminescenza visibile sotto luce UV. Una fluorescenza troppo forte può dare un effetto lattiginoso, mentre una fluorescenza blu leggera può migliorare l’apparenza di un diamante con toni giallastri.
• Cintura: La parte che circonda la circonferenza del diamante. Può essere grezza o sfaccettata.
• Simmetria: La precisione con cui sono state allineate le faccette. Una buona simmetria garantisce una migliore riflessione della luce.
• Lucentezza: La qualità della finitura superficiale della pietra. Una finitura eccellente massimizza la brillantezza.
7. Proporzioni e Finitura
• Profondità: L’altezza complessiva del diamante, misurata dalla tavola alla punta inferiore (castone).
• Profondità %: Il rapporto tra altezza e larghezza del diamante. Se troppo alta o troppo bassa, può ridurre la brillantezza.
• Eye Clean: Un diamante senza inclusioni visibili a occhio nudo.
• Faccetta: Ogni superficie piana e lucidata del diamante. Un taglio brillante rotondo ha 58 faccette.
La qualità di un diamante è determinata da una combinazione di peso, purezza, colore, taglio e proporzioni. Comprendere questi aspetti aiuta a scegliere un diamante con maggiore consapevolezza e sicurezza.
Grazie a questa guida, sarai in grado di valutare meglio la brillantezza, il fuoco e la qualità complessiva di ogni diamante, assicurandoti di selezionare il gioiello perfetto per le tue esigenze.