Scopri la guida definitiva sullo zaffiro: storia millenaria, composizione (corindone, Mohs 9), tutti i colori (dal celebre zaffiro blu ai rari padparadscha), fattori di valore e zaffiri leggendari. Trova consigli per acquistare zaffiri autentici e lasciati incantare dai gioielli in zaffiro naturale di Torinogioielli, maestro orafo dal 1949.
Lo zaffiro è una delle gemme più preziose al mondo, da sempre sinonimo di lusso, mistero ed eleganza regale. Basti pensare al suo inconfondibile colore blu profondo – il celebre blu zaffiro – che evoca immediatamente il cielo notturno e gli abissi marini. Ammirato fin dall’antichità per la sua bellezza e durezza eccezionale, lo zaffiro incarna simboli di saggezza, fedeltà e nobiltà in diverse culture. È la pietra delle corone reali e dei gioielli più iconici, capace di catturare lo sguardo con i suoi riflessi e il suo fascino senza tempo.
Il fascino dello zaffiro blu risplende in questo anello contornato da diamanti, testimoniando l’eterna eleganza di questa gemma preziosa. Fin dall’antichità gli zaffiri sono stati apprezzati per la loro rara combinazione di bellezza e durezza (9 nella scala Mohs, secondo solo al diamante ). In questa guida completa esploreremo la storia millenaria dello zaffiro – dalle leggende dell’India e della Persia fino ai gioielli moderni – e scopriremo la composizione chimica che dona a questa pietra le sue straordinarie caratteristiche. Passeremo in rassegna i diversi colori degli zaffiri (dal classico zaffiro blu ai rarissimi esemplari rosa-arancio padparadscha), capiremo quali fattori ne determinano il valore (colore, purezza, origine, trattamenti, caratura, ecc.) e conosceremo alcuni degli zaffiri più famosi della storia. Infine, vedremo come Torinogioielli, dal 1949 realizza splendidi gioielli in oro con zaffiri naturali e diamanti, invitandovi a scoprire queste creazioni uniche.
I gioielli con zaffiri di Torinogioielli
Dopo aver esplorato il mondo affascinante degli zaffiri, immaginiamo di poter indossare uno di questi tesori… Torinogioielli, eccellenza italiana della gioielleria dal 1949, rende possibile portare con sé l’eleganza senza tempo dello zaffiro creando pezzi unici e raffinati. La nostra collezione include una vasta scelta di gioielli in oro con zaffiri naturali di prima qualità, spesso impreziositi dall’abbinamento con diamanti. Ecco alcune delle creazioni disponibili:
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Anelli con zaffiri: dagli anelli solitari agli anelli trilogy, passando per verette e cocktail ring, ogni anello con zaffiroTorinogioielli è realizzato a mano curando ogni dettaglio. Potete scegliere tra anelli con zaffiri blu classici – magari simili all’anello di Lady Diana, con zaffiro ovale centrale e contorno di diamanti – oppure design moderni con zaffiri di altri colori (rosa, gialli o verdi) per un tocco di originalità. Ogni zaffiro è naturale e certificato, e l’oro (bianco, giallo o rosa) ne esalta le sfumature. Un anello con zaffiro blu, simbolo di amore sincero e nobiltà, è una scelta perfetta per un regalo importante o un anello di fidanzamento alternativo al diamante.
- Orecchini con zaffiro: la collezione di orecchini con zaffiro spazia dai punti luce con piccoli zaffiri e diamanti, ideali per illuminare il viso con discreta eleganza, fino ai pendenti più ricchi per le serate di gala. Che siano a lobo o pendenti, un paio di orecchini con zaffiri blu aggiunge un tocco di colore raffinato e si abbina magnificamente a tutti gli incarnati. Torinogioielli propone design sia classici (come gli intramontabili orecchini a goccia con zaffiro e contorno di brillanti) sia dal gusto contemporaneo, sempre mettendo in risalto la bellezza naturale delle gemme.
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Pendenti e ciondoli con zaffiro: per chi ama portare al collo questa pietra preziosa, offriamo pendenti con zaffiro di varie fogge. Dalla classica goccia di zaffiro blu incastonata in un ciondolo di diamanti, fino a croci o cuori con piccoli zaffiri colorati, ogni pendente è pensato per valorizzare il colore della gemma. Un pendente con zaffiro può diventare il punto focale di una collana, perfetto su un abito elegante o come tocco di classe su un outfit quotidiano. Inoltre, essendo lo zaffiro la pietra di nascita di settembre, un ciondolo con zaffiro è un regalo di compleanno molto significativo per i nati in quel mese.
In ogni creazione Torinogioielli, la qualità delle gemme è al primo posto: utilizziamo solo zaffiri naturali non sintetici, selezionati per colore brillante e purezza, spesso accompagnati da certificazione gemmologica. L’oro 18 carati e i diamanti taglio brillante completano i gioielli, in un connubio classico tra zaffiro e diamante che esalta la luminosità di entrambi. Grazie alla tradizione artigianale che portiamo avanti da oltre 70 anni, ogni gioiello con zaffiro è curato nei minimi dettagli, dal disegno alla finitura finale.
Indossare un gioiello Torinogioielli con zaffiro significa portare con sé un frammento di cielo stellato o un bagliore d’oceano: un lusso discreto ma inconfondibile, che non passa mai di moda.
Il fascino eterno dello zaffiro
Lo zaffiro si conferma una gemma dai mille volti e dal fascino intramontabile. Dalle antiche leggende orientali ai gioielli contemporanei, il suo colore intenso continua a simboleggiare ciò che è raro e prezioso. Poche pietre preziose uniscono bellezza, durevolezza e storia come lo zaffiro – qualità che lo rendono un investimento emotivo oltre che materiale. Speriamo che questa guida vi abbia accompagnato alla scoperta dell’universo degli zaffiri in tutta la sua ricchezza: ora conoscete la loro storia affascinante, la chimica che li colora, le diverse varietà esistenti e cosa ne determina il pregio.
Se siete rimasti incantati dallo splendore dello zaffiro (come è facile che accada!), vi invitiamo a scoprire di persona le creazioni Torinogioielli. Lasciatevi ispirare dai nostri anelli, orecchini e pendenti con zaffiri naturali e diamanti, frutto di una passione artigianale che dal 1949 porta avanti l’eccellenza del Made in Italy. Potrete così scegliere un gioiello unico, in grado di raccontare la vostra storia e di durare per generazioni – proprio come eterno è il fascino del vero zaffiro.
Gli zaffiri famosi nella storia
Alcuni zaffiri hanno raggiunto fama mondiale per la loro eccezionale bellezza, dimensione o storia avventurosa. Eccone alcuni tra i più celebri:
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Zaffiro Stella d’India: Con i suoi 563 carati, è uno dei più grandi zaffiri stellati mai scoperti. Di colore grigio-azzurro e attraversato da una stella a sei punte, proviene dallo Sri Lanka. Deve il nome al fatto che fu donato al Museo di Storia Naturale di New York nel 1900 da J.P. Morgan. Nel 1964 fu addirittura rubato in una rocambolesca rapina e poi recuperato. Oggi è in mostra al museo, affascinando i visitatori con la sua enorme stella.
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Logan Sapphire: Un maestoso zaffiro blu dallo Sri Lanka, taglio cuscino, del peso di 422,99 carati. È incastonato in una spilla contornata da 20 diamanti ed è custodito allo Smithsonian National Museum of Natural History (USA). Il Logan Sapphire vanta un colore blu brillante ed è tra i più grandi zaffiri blu faccettati al mondo . Fu donato al museo nel 1960 da Mrs. Polly Logan, da cui prende il nome.
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Zaffiro Stuart: Uno zaffiro di circa 104 carati, dal colore blu intenso, tagliato a cabochon ovale. È parte dei Gioielli della Corona Britannica. Le sue origini sono avvolte nel mistero (forse estratto in Asia centrale nel Medioevo) ma divenne proprietà della casa reale Stuart: appartenne infatti a Giacomo II d’Inghilterra che, esiliato in Francia nel 1688, portò con sé la gemma. In seguito tornò in Inghilterra passando a Giorgio III. Oggi lo Zaffiro Stuart è incastonato sul retro della Corona Imperiale di Stato, quella utilizzata durante le incoronazioni dei monarchi britannici. Nonostante non sia visibile frontalmente (davanti campeggia il rubino del Principe Nero), rimane uno dei più antichi e venerati zaffiri reali.
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Blue Belle of Asia: Uno splendido zaffiro blu ceylonese da 392,5 carati. Scoperto in Sri Lanka intorno al 1926, vanta un colore blu vivido e limpido. Nel 2014 fece notizia quando fu venduto all’asta Christie’s di Ginevra per circa 17,3 milioni di dollari, stabilendo il record mondiale di prezzo per uno zaffiro. Il suo nome “Bellezza Blu d’Asia” riflette l’incanto esotico di questa gemma, montata come pendente in una collana di diamanti. È il quarto zaffiro più grande conosciuto.
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Zaffiro della Regina Maria di Romania: Un gigantesco zaffiro blu di 478 carati appartenuto alla regina Maria, consorte di Ferdinando I di Romania. Di origine probabilmente cingalese, questo zaffiro ha un colore blu violaceo. Venne montato da Cartier in una spilla negli anni ’20. Passò di mano varie volte ed è comparso in aste di alto profilo. La sua dimensione eccezionale lo rende uno dei più grandi zaffiri faccettati esistenti.
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Zaffiro di Lady Diana (Anello di fidanzamento di Diana): non è un “nome proprio” come gli altri, ma merita menzione per la sua fama contemporanea. Si tratta di un zaffiro blu Ceylon ovale da 12 carati circa, circondato da 14 diamanti, montato su oro bianco. Era l’anello di fidanzamento scelto dal principe Carlo per Lady Diana Spencer nel 1981 (pare fosse un gioiello di catalogo di Garrard). All’epoca destò scalpore perché era “accessibile” (costò ~£28,000) rispetto ai gioielli reali unici. Dopo la tragica scomparsa di Diana, l’anello fu ereditato dal principe William che lo donò a Kate Middleton per il loro fidanzamento nel 2010. Questo anello ha rilanciato enormemente la popolarità degli anelli con zaffiro blu in tutto il mondo, e resta probabilmente il singolo zaffiro più riconoscibileagli occhi del grande pubblico odierno.
Questi esempi illustrano come uno zaffiro, grazie alla combinazione di dimensioni, colore e storia, possa diventare leggendario. Molte di queste gemme sono esposte in musei o fanno parte di collezioni reali, permettendo agli appassionati di ammirarle dal vivo e sognare le epoche passate.
Il valore dello zaffiro: fattori determinanti e consigli d’acquisto
Quanto vale uno zaffiro? La domanda è complessa, perché il valore di uno zaffiro dipende da una combinazione di vari fattori gemmologici e di mercato . A determinare il prezzo finale di uno zaffiro concorrono principalmente:
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Colore dello Zaffiro: è il fattore numero uno per gli zaffiri . Come spiegato, alcune tonalità sono più ricercate: un blu intensopuro, senza tinte grigie o troppo scure, è solitamente in cima alla scala dei valori. Colori top come il blu royal del Kashmir o il padparadscha possono raggiungere cifre astronomiche. Al contrario, colori pallidi, spenti o molto scuri riducono il valore. In generale, il mercato attuale vede il blu come colore più prezioso, seguito dal padparadscha e dai rosa vividi; via via meno costosi i viola, poi i gialli e verdi, fino ai neri che chiudono la fila .
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Purezza dello zaffiro (Chiarezza): indica l’assenza di inclusioni visibili nella gemma. Gli zaffiri, a differenza dei diamanti, quasi sempre presentano qualche piccola inclusione interna (sono classificati come gemme di Tipo II) . Tuttavia, un esemplare “eye-clean” (pulito all’occhio nudo) avrà certamente un valore maggiore rispetto a uno con inclusioni ben visibili che ne intaccano la trasparenza o bellezza. Inclusioni setose minute possono dare effetto vellutato (apprezzato nei Kashmir), ma grandi fratture o nuvolosità abbassano il pregio. In gemme di colore eccezionale si tollerano piccole imperfezioni, ma in generale vale la regola: meno inclusioni = più valore.
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Taglio dello zaffiro: un buon taglio (shape e proportions) può esaltare il colore e la brillantezza di uno zaffiro, mentre un taglio scadente può rovinarne l’aspetto. I tagliatori devono orientare correttamente la pietra per evitare zone d’ombra o colori non uniformi. Le forme più comuni per zaffiri sono ovale, cuscino, rotondo e smeraldo. Alcune forme particolari (es. taglio smeraldo, marquise) se rare per zaffiri, possono aggiungere valore collezionistico . In generale, una gemma ben proporzionata e simmetrica, che non sia né troppo profonda né troppo piatta (problemi che potrebbero rendere il colore troppo scuro o la pietra spenta), avrà più valore.
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Peso in carati dello zaffiro (Caratura): a parità di qualità, più grande è lo zaffiro, esponenzialmente maggiore è il suo valore. Questo perché zaffiri di dimensioni elevate e con bel colore sono molto rari. Ad esempio, uno zaffiro blu da 1 carato di buona qualità può costare qualche migliaio di euro, mentre a 5 carati (stessa qualità) il prezzo per carato è molto più alto, potendo raggiungere decine di migliaia di euro a carato per pietre eccezionali. Gli incrementi non sono lineari ma esponenziali: un 10 carati top può valere 50 volte più di un 1 carato top. Per colori meno richiesti, l’aumento con i carati è meno marcato ma comunque presente. Le carature dei tagliati variano: zaffiri sopra i 3-4 carati di qualità fine sono già considerati grandi.
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Trattamenti dello zaffiro: quasi tutti gli zaffiri naturali in commercio subiscono un qualche trattamento. Il più comune (e generalmente accettato) è il riscaldamento (heat treatment), che serve a migliorare colore e purezza. Circa il 95% degli zaffiri viene riscaldato , pratica usata da secoli. Uno zaffiro “non trattato” (detto in gergo unheated o no heat), se di qualità eccellente, è assai raro e può valere fino al 50% in più rispetto a uno analogo riscaldato . Tuttavia, il riscaldamento lieve di per sé non penalizza molto il prezzo – è considerato uno standard industriale, purché dichiarato. Diverso è il caso di trattamenti invasivi: la diffusione con berillio per alterare radicalmente il colore, l’irradiazione per indurre tinte (ad esempio far diventare blu uno zaffiro chiaro), o il riempimento di fratture con vetro/piombo per aumentare la trasparenza, sono tutti trattamenti che abbassano notevolmente il valore di uno zaffiro, relegandolo a fascia commerciale. Un esemplare trattato in questi modi dovrebbe costare una frazione di uno naturale equivalente. In sintesi: meglio una gemma riscaldata (heat only) di qualità, che una non riscaldata ma brutta; ma tra due gemme bellissime, quella non trattata avrà valore superiore. È importantissimo che i trattamenti siano certificati e comunicati: un acquirente consapevole chiederà sempre il certificato gemmologico.
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Origine geografica degli zaffiri: l’origine di uno zaffiro può influire sul suo valore per ragioni storiche e qualitative. Zaffiri con provenienze leggendarie – come il Kashmir o la Birmania (Mogok) per i blu – spuntano prezzi ben più alti rispetto a gemme simili provenienti da altre zone, poiché la domanda dei collezionisti è altissima. Un “blu Kashmir” è quasi un brand di per sé, sinonimo di eccellenza, e i pochi esemplari sul mercato raggiungono cifre record. Anche i zaffiri del Myanmar e alcuni zaffiri dello Sri Lanka di antiche miniere celebri (come quelle di Ratnapura) sono molto pregiati. Ciò non toglie che uno zaffiro magnifico possa provenire anche dal Madagascar o dall’Australia; ma se di qualità equivalente, l’origine storica aggiunge un’aura di rarità. Al contrario, origini come Thailandia o Australiaper i blu tendono a avere un impatto neutro o leggermente negativo sul valore, perché spesso associati a colori più scuri o qualità medie (anche se non è una regola fissa). In sintesi, origine + colore spesso fanno il prezzo: un blu Royal di Kashmir non è paragonabile a un blu scuro d’Australia, anche a parità di carati e purezza.
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Rarità degli zaffiri: In ultimo, il concetto di rarità riassume un po’ tutti i fattori sopra. Più una combinazione di colore, dimensione, purezza e origine è difficile da trovare, più il suo valore sale. Ad esempio, uno zaffiro padparadscha da 5 carati, non trattato, pura tonalità lotus e pulito è uno in a million e avrà un prezzo altissimo per il collezionista giusto. La rarità è ciò che rende famose certe gemme: pensiamo ai grandi zaffiri da museo (Logan, Blue Giant of the Orient, ecc.) che sono letteralmente inestimabili perché esemplari unici al mondo.
Possiamo riassumere l’impatto dei principali fattori di qualità sul valore di uno zaffiro nella tabella seguente:
Fattore |
Influenza sul valore |
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Colore |
È l’aspetto più importante. Tonalità intense e vivide (es. blu royale Kashmir, padparadscha puro) sono le più preziose . Colori spenti, molto chiari, troppo scuri o comuni (es. verde scuro, nero opaco) riducono il valore. |
Origine |
Zaffiri provenienti da giacimenti prestigiosi (Kashmir, Birmania, Sri Lanka) aggiungono rarità e storia, aumentando i prezzi. Origini meno pregiate (es. certi distretti di Thailandia o Australia) possono avere prezzi inferiori a parità di qualità. |
Trattamenti |
Zaffiri non trattati (“no heat”) sono molto rari e possono valere fino al 50% in più . Il trattamento termicostandard è accettato e non deprezza eccessivamente la gemma. Trattamenti pesanti (diffusione, riempimento fratture, ecc.) invece abbassano drasticamente il valore. |
Consiglio per gli acquisti: se state valutando l’acquisto di uno zaffiro (che sia una gemma sciolta o un gioiello), tenete a mente questi fattori e seguite alcune buone pratiche. Chiedete sempre un certificato gemmologico da un istituto riconosciuto (IGI, GIA, SSEF, Gubelin, etc.) che attesti se lo zaffiro è naturale e quali trattamenti ha subito. In base al vostro budget e gusto, decidete se puntare a un esemplare non trattato (più raro e caro) o se accontentarvi di uno riscaldato di bel colore – in molti casi un bello zaffiro heated ha più impatto visivo di un no-heat meno brillante.
Osservate la gemma alla luce naturale: il colore deve piacervi in diverse condizioni di illuminazione. Tenete conto che ogni zaffiro è unico: magari preferite un tono leggermente più chiaro ma super brillante, oppure uno più scuro ma grande; l’importante è che abbia personalità. Infine, affidatevi a venditori esperti e onesti – come Torinogioielli, che utilizza solo zaffiri naturali certificati – per avere la sicurezza di un acquisto di qualità.
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I colori degli zaffiri: non solo blu!
Quando si parla di zaffiro senza specificare altro, generalmente si intende il zaffiro blu, talmente iconico da essere considerato la norma. In realtà, i corindoni di qualsiasi colore diverso dal rosso (rubino) rientrano nella famiglia degli zaffiri. Gli zaffiri possono quindi esibire un arcobaleno di tonalità, ognuna con il suo fascino e il suo mercato. Vediamo i principali colori degli zaffiri:
Il classico zaffiro blu
Il blu è di gran lunga il colore più associato allo zaffiro. Le sfumature vanno dall’azzurro cielo al blu reale intenso, fino al blu notte. I più apprezzati in gioielleria sono i blu vivi e profondi, ma non eccessivamente scuri né troppo chiari. In particolare, il tono definito “blu fiordaliso” o royal blue (blu royal) – un blu intenso e vellutato con ottima saturazione e luminosità – è considerato ideale.
I fattori che influenzano il colore di uno zaffiro blu includono la concentrazione di ferro e titanio (come spiegato prima) ma anche l’origine geografica. Ad esempio, gli zaffiri del Kashmir sono rinomati per il loro straordinario blu vellutato con leggeri riflessi violacei e una luminosità morbida dovuta a minuscole inclusioni di rutilo (dette “seta”) che diffondono la luce conferendo un aspetto setoso. Questi zaffiri Kashmir, estratti principalmente nel tardo XIX secolo, sono oggi tra i più rari e costosi in assoluto. I zaffiri di Birmania (Myanmar) presentano anch’essi un blu intenso e saturo, spesso leggermente più scuro, e sono altamente valutati. I zaffiri di Ceylon (Sri Lanka) tendono ad avere un blu più chiaro e brillante, talvolta con sfumature leggermente violacee, e sono molto apprezzati per la loro luminosità; esemplari di alta qualità del Sri Lanka possono raggiungere quotazioni elevate, pur generalmente inferiori a Kashmir o Birmania per colori equivalenti. Altri zaffiri blu provengono da Thailandia, Australia, Madagascar e altre regioni, con tonalità variabili: ad esempio quelli australiani possono avere tinte più scure tendenti al nero (meno pregiate), mentre dal Madagascar giungono sia blu scuri sia blu chiari tipo Ceylon.
Curiosamente, la luce può influire sulla percezione del colore: i zaffiri blu mostrano la loro massima bellezza alla luce naturale o fluorescente, mentre sotto luce incandescente (giallastra) possono apparire un po’ più spenti . Questo è dovuto alla composizione spettrale della luce e al modo in cui la gemma la riflette.
Zaffiri di altri colori “fancy sapphire”
Oltre al blu, esiste un mondo variopinto di zaffiri multicolore. Questi zaffiri non blu sono spesso chiamati fancy sapphires(zaffiri “fantasia”) e vengono distinti anteponendo il colore alla parola zaffiro. Ecco alcuni dei più noti:
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Zaffiro rosa: Va da delicati rosa pastello a vivaci rosa fucsia. I migliori rivaleggiano in bellezza con i rubini chiari, avendo un rosa intenso dovuto al cromo. Gli zaffiri rosa di altissima qualità, soprattutto se con tonalità vivida e non troppo chiare, possono raggiungere valori elevati (anche decine di migliaia di euro per carati importanti). Molti provengono dallo Sri Lanka, Madagascar o Birmania. Un famoso zaffiro rosa è quello della collezione reale britannica noto come “Pink Sapphire of Queen Victoria” (un tempo montato su una spilla della regina). Il rosa è simbolo di amore e perdono, ed è sempre più usato anche in anelli di fidanzamento per la sua originalità.
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Zaffiro giallo: Varia dal giallo limone al giallo oro intenso. I più apprezzati hanno una tinta vivace dorata, spesso descritta come giallo canarino. Elementi come il ferro trivalente (Fe³⁺) causano questa colorazione. Gli zaffiri gialli sono più comuni e generalmente più abbordabili rispetto ai blu di pari dimensione/qualità, poiché la domanda è minore. Tuttavia, un grande zaffiro giallo puro e brillante può comunque avere il suo mercato di nicchia. Spesso provengono da Sri Lanka, Thailandia e Madagascar. Un esempio celebre è il “zaffiro giallo del Maharaja di Baroda”, un grosso zaffiro giallo canarino montato in una collana storica indiana.
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Zaffiro verde: Tonalità dal verde acqua al verde bosco. Lo zaffiro verde è causato da combinazioni di ferro bivalente e trivalente. Trattandosi di una tonalità meno nota, sul mercato gli zaffiri verdi sono meno costosi: spesso vengono considerati alternative agli smeraldi più durevoli (dato che lo zaffiro è molto più duro dello smeraldo). Il verde puro e vivace negli zaffiri è piuttosto raro; di solito hanno leggeri toni blu o gialli. Queste gemme provengono da depositi in Thailandia, Australia e recentemente anche dal Madagascar. Data la loro abbondanza relativa e minore notorietà, sono un’opzione intrigante ed economica per chi cerca qualcosa di diverso.
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Zaffiro arancione: Colori dal pesca tenue all’arancio vivido. Le tonalità più intense di arancio spesso derivano da tracce sia di ferro che cromo (o tramite trattamenti, come vedremo). Gli zaffiri arancioni puri sono non comuni; uno dei più ambiti è una specifica combinazione rosa-arancio (vedi padparadscha sotto). Gli esemplari arancioni brillanti sono affascinanti e abbastanza rari naturalmente. Alcuni zaffiri giallo chiaro possono essere trasformati in arancioni tramite trattamenti di diffusione al berillio (pratica controversa): questi “zaffiri arancioni trattati” sono meno pregiati rispetto agli arancioni naturali.
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Zaffiro viola (o porpora): Chiamato talvolta zaffiro ametista per la somiglianza con l’ametista viola. Dovuto a tracce di vanadio, assume sfumature dal lilla al viola reale. Gli zaffiri viola tendono ad avere valori di mercato intermedi: in genere meno dei blu ma più dei gialli o verdi di qualità simile . Sono affascinanti e relativamente rari; spesso si trovano in Sri Lanka o Madagascar. Un famoso esemplare è lo “Zaffiro Viola di Delhi”, noto per una leggenda di maledizione.
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Zaffiro bianco (leucozaffiro): È la varietà incolore del corindone, priva di impurità cromofore. Perfettamente trasparente, può assomigliare a un diamante a occhio nudo, anche se ha diverso fuoco e rifrazione. Gli zaffiri incolori naturali sono abbastanza rari; molti sul mercato sono in realtà zaffiri precedentemente blu chiaro poi riscaldati o irradiati per eliminare il colore, oppure sono sintetici. I leucozaffiri sono a volte usati come sostituti meno costosi del diamante in gioielleria , ad esempio in contorni di anelli. Il loro valore è nettamente inferiore rispetto ai blu, ma offrono la durezza e lucentezza del corindone senza costo elevato.
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Zaffiro nero: Solitamente di aspetto opaco, nero o blu-nero. In realtà molti “zaffiri neri” sono zaffiri blu molto scuri con tantissime inclusioni minutissime che li rendono quasi completamente neri. Sono composti da corindone con alto contenuto di ferro e titanio . La maggior parte degli zaffiri neri è considerata di bassa qualità gemmologica e ha valore contenuto, a meno che non presentino fenomeni particolari come l’asterismo (stella). Gli zaffiri stellati nericon stella a sei raggi (dovuta a inclusioni di ematite/ilmenite) sono un’eccezione interessante e possono attirare i collezionisti , ma in generale uno zaffiro nero traslucido non trattato ha più valore come curiosità che come gemma di alta gioielleria.
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Zaffiri particolori e cangianti: Esistono zaffiri che mostrano due o più colori nello stesso cristallo (parti-colored sapphires), ad esempio blu e giallo combinati, creando gemme bicolori uniche. Altri zaffiri rarissimi possono cambiare colore in base alla luce (effetto allocroico, simile all’alessandrite): ad esempio alcuni zaffiri virano da blu-violaceo in luce naturale a viola-rossastro in luce artificiale. Questi zaffiri cangianti sono molto rari e ricercati dai collezionisti, spesso originari della Tanzania o Sri Lanka. Anche gli zaffiri bicolori sono apprezzati come curiosità, benché meno costosi dei monocolore più saturi.
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Zaffiro padparadscha: Merita un discorso a parte il leggendario padparadscha, considerato da molti la varietà di zaffiro più pregiata dopo (o al pari di) quelli blu top. Il nome padparadscha deriva dal singalese e significa “fiore di loto”, ad indicare l’incredibile colore di questi zaffiri: una miscela delicata di rosa e arancio, simile al cielo all’alba o, appunto, al petalo del loto. Si tratta di una tonalità unica, spesso descritta come salmone o corallo, con equilibrio perfetto tra rosa e arancio (né troppo rosata né troppo aranciata). I padparadscha naturali provengono quasi esclusivamente dallo Sri Lanka, con qualche scoperta in Madagascar e Tanzania. Sono estremamente rari; trovare un padparadscha di qualche carato, con colore puro e senza trattamenti, è difficilissimo. Per questo il loro valore è altissimo: un padparadscha fine può costare quanto (o più di) un ottimo zaffiro blu. La maggior parte di quelli in commercio ha subito riscaldamento per intensificare il colore (il che è generalmente accettato per questa gemma, se dichiarato). Un padparadscha celebre è quello appartenuto alla principessa Eugenia, usato nel suo anello di fidanzamento.
foto zaffiro padparadscha
Un raro zaffiro padparadscha dai caldi riflessi rosa-arancio. Questa varietà deve il nome al fiore di loto e rappresenta uno dei colori più rari tra gli zaffiri, assai apprezzato dai conoscitori.
Come si nota, gli zaffiri offrono un’ampia palette di colori, ognuno con il proprio mercato. In generale, blu e padparadscha guidano la classifica dei più costosi, seguiti dai rosa vivaci; a scendere troviamo gialli e verdi (più comuni), e infine i neri opachi (i meno pregiati) . Tuttavia, ogni zaffiro – indipendentemente dal colore – se di qualità eccellente (pulito, ben tagliato, brillante) sarà sempre una gemma affascinante e desiderabile.
Composizione chimica e caratteristiche dello zaffiro
Dal punto di vista mineralogico, lo zaffiro è una varietà del minerale corindone, ovvero ossido di alluminio cristallino (formula Al₂O₃) . In purezza, il corindone sarebbe incolore, ma lo zaffiro è una pietra allocromatica: deve i suoi colori alla presenza di tracce di altri elementi metallici nel reticolo cristallino . In particolare:
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Il zaffiro blu deve il suo colore alla presenza di titanio e ferro in tracce all’interno della gemma . Questa combinazione genera le magnifiche tonalità azzurre e blu regale più ricercate.
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Se prevale solo il ferro, senza titanio, lo zaffiro assume colorazioni diverse: da giallo oro a verde. Infatti tracce di ferro ferroso e ferrico producono varie sfumature di giallo-verde.
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Tracce di cromo conferiscono allo zaffiro una colorazione rosa. Se il contenuto di cromo è molto elevato, il corindone diventa rosso vivo e prende il nome di rubino – tecnicamente il “fratello” dello zaffiro (rubini e zaffiri sono gemme gemelle, identiche per composizione ma differenti per colore).
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Tracce di vanadio possono dare sfumature viola o violacee allo zaffiro , mentre combinazioni di più elementi producono colori particolari (ad es. arancio).
Oltre al colore, lo zaffiro possiede proprietà fisiche notevoli. Appartiene al sistema cristallino trigonale e forma cristalli tipicamente prismatici o tabulari. Ha una durezza Mohs di 9, il che lo rende la seconda gemma più dura in natura dopo il diamante . Ciò significa che è molto resistente ai graffi e si presta ottimamente all’uso quotidiano in gioielleria (anelli, che subiscono più usura, inclusi). La sua tenacità è buona, ma va protetto da urti molto violenti che potrebbero creare fratture (ha una sfaldatura “difficile” e frattura concoide). Lo zaffiro ha una lucentezza vitrea, brillante quando è ben tagliato e lucidato, e un indice di rifrazione alto (circa 1.76-1.77) che gli conferisce brillantezza. La densità o peso specifico varia tra 3,95 e 4,03 g/cm³ – i cristalli di zaffiro sono quindi abbastanza pesanti rispetto a molte altre pietre di uguali dimensioni.
Un’altra caratteristica interessante è che lo zaffiro può presentare pleocroismo, ossia mostrare tonalità di colore diverse a seconda dell’angolo di osservazione e del tipo di luce. Ad esempio, alcuni zaffiri blu possono apparire leggermente violacei o verdastri se osservati da assi diversi. I tagliatori di gemme (lapidari) tengono conto di questo fenomeno orientando il cristallo durante il taglio per ottenere il colore più bello in visione frontale .
Infine, va ricordato che lo zaffiro appartiene al ristretto gruppo delle cosiddette “quattro gemme preziose” classiche (insieme a diamante, rubino e smeraldo). Questa classificazione tradizionale riflette la rarità e il pregio che gli sono attribuiti. Gli zaffiri di qualità gemma si trovano in natura in diversi depositi nel mondo: miniere celebri esistono in Kashmir (India/Pakistan), Myanmar (ex Birmania), Sri Lanka (Ceylon), Thailandia, Madagascar, Australia e Montana(USA), tra gli altri. Alcune località, come Kashmir e Birmania, sono famose per produrre zaffiri con colori particolarmente pregiati, contribuendo al valore straordinario di queste pietre.
Domande frequenti sullo zaffiro
Quanto vale uno zaffiro blu?
Il valore di uno zaffiro blu può variare enormemente. Un piccolo zaffiro blu di qualità commerciale può valere poche centinaia di euro, mentre una gemma blu royal di alta qualità da alcuni carati può raggiungere decine di migliaia di euro. In generale, gli zaffiri blu di qualità fine partono da circa 500-1500 € a carato per gemme da 1 ct con buon colore, salendo a 5.000 € a carato e oltre per colori eccellenti e dimensioni maggiori. Esemplari eccezionali (es. blu Kashmir non trattati di diversi carati) sono battuti all’asta anche a 50.000+ € per carato. Dunque, il prezzo di uno zaffiro blu dipende da colore, purezza, caratura, origine e trattamento: può essere da poche centinaia fino a centinaia di migliaia di euro in casi estremi.
Che significato ha lo zaffiro?
Lo zaffiro simboleggia da secoli una serie di virtù nobili. In molte culture è considerato la pietra della saggezza, della verità e della fedeltà. Il suo colore blu richiama il cielo e il divino, perciò allo zaffiro sono state attribuite proprietà protettive e spirituali: si credeva tenesse lontano il male, proteggesse dalla invidia e persino dal veleno. Regalare un anello con zaffiro blu è da sempre simbolo di lealtà e amore sincero (non a caso è spesso usato per anelli di fidanzamento reali). In astrologia lo zaffiro blu è associato a Saturno e si dice favorisca la disciplina e la profondità di pensiero. Insomma, il significato dello zaffiro è legato a tutto ciò che è profondo, sincero e durevole.
Qual è il colore di zaffiro più raro e costoso?
Le due varietà di zaffiro più rare e costose sono generalmente riconosciute nel blu Kashmir e nel padparadscha. Il zaffiro blu del Kashmir, con il suo blu vellutato intenso, proviene da una miniera quasi esaurita: gemme autentiche di questa origine spuntano prezzi altissimi. Dall’altra parte, il zaffiro padparadscha (rosa-arancio) è estremamente raro indipendentemente dall’origine, e i pochi esemplari grandi e vividi valgono quanto i diamanti di pari peso. Subito dopo vengono i bellissimi zaffiri “Royal Blue” di Birmania o Sri Lanka e i zaffiri rosa vividi. In sintesi, blu intenso e padparadscha sono i re dei colori in termini di valore. I colori meno costosi sono invece il verde e il nero, relativamente comuni e meno richiesti.
Gli zaffiri possono essere trattati?
Sì, la maggioranza degli zaffiri naturali viene trattata termicamente (riscaldata) per migliorarne l’aspetto. Questo trattamento è stabile, permanente e accettato dal mercato, a patto che sia dichiarato. Altri trattamenti più pesanti esistono (diffusione, riempimento di fratture, irradiamento) ma sono meno frequenti e diminuiscono il valore della pietra. È possibile anche trovare zaffiri “synthetic” (sintetici), creati in laboratorio: visivamente simili ai naturali, costano però una frazione e non hanno pregio collezionistico. Per questo è fondamentale acquistare zaffiri certificati, così da conoscere esattamente la natura e i trattamenti della pietra.